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Il Kanban è uno strumento di comunicazione nella produzione “just in time” e nel controllo del magazzino: autorizza la produzione o la movimentazione. La parola “kanban” in giapponese significa “cartellino visuale” o record, ed il sistema è stato sviluppato da Taiichi Ohno in Toyota.
Il Kanban, come oggetto, quindi non è altro che un cartellino attaccato al contenitore dei componenti sulla linea, che indicano/richiedono la consegna o produzione di una quantità definita.
In origine, il cartellino Kanban segnalava la necessità di produrre o consegnare qualcosa, ma ad oggi sono usati diversi segnali di ripristino.
Oggi, il Kanban è un sistema di passaggio di informazione, che assicura che ogni stazione operativa produca solo quanto effettivamente richiesto dalla stazione a valle. Serve come istruzione di produzione e trasferimento. In questo modo, il magazzino è sotto controllo, la produzione va al passo con le spedizioni: la produzione tirata (pull system).
La quantità autorizzata da ogni singolo Kanban è minima, idealmente un pezzo. Il numero di Kanban circolanti o disponibili per un determinato oggetto dipende dalla domanda e dal tempo richiesto per produrne o acquisirne di più. Questo numero generalmente è fisso, e rimane invariato a meno che la domanda o altre circostanze (ad es. i tempi di consegna del fornitore) cambino notevolmente.
La formula usata per il calcolo del numero di cartellini nel programma KANBAN PRINT è la seguente:
Dove:
M: consumo medio giornaliero;
T: tempi di consegna da parte del fornitore, espresso in giorni. Nel caso di tempi espressi in ore si tenga come costante 1 ora = 0,125 giorni;
SS: scorte di sicurezza in percentuale. inserire il valore in percentuale, ad es. 10 (nel caso del 10% di scorte);
Q: quantita’ nel contenitore;
Il risultato N che corrisponde al numero di cartellini kanban in circolazione viene poi
ulteriormente suddiviso in 3 fasce:
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